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ANNA VALERIA BORSARI

Nasce in provincia di Bologna nel 1943, la città dove attualmente vive e lavora. Ha insegnato per alcuni anni nell'Università della sua città Filologia Romanza. A partire dagli anni Settanta si dedica alla ricerca artistica in ambito concettuale, particolarmente interessata agli aspetti psicologico, percettivo, logico.

A partire dagli stessi anni stabilisce elementi e modalità che caratterizzano il lavoro degli anni successivi: l'opera e la vita, non sono più tenuti separati, ma si compenetrano a vicenda; la vita, cioè il mondo reale, entra nell'opera, talvolta in modo così forte da farla sparire (come nel caso della Madonna di monete e cereali, 1977-79, allestita nelle piazze di Bologna, Firenze e Milano, di cui approfitteranno uomini e piccioni). Così, l'opera interagisce con i luoghi veri, fisici, modificandoli (come ad esempio in Altrove, 1980, intervento pittorico in un appartamento fatiscente ed abbandonato); a testimonianza di questi processi restano i video e le fotografie.

Dopo la metà degli anni Ottanta viene colpita da una malattia sconosciuta che ha come effetto concreto la paralisi quasi completa dell'artista, che non riesce a lavorare per diversi anni; quando nel 1994 le sue condizioni migliorano, Anna Valeria Borsari decide di dedicarsi solo all'attività artistica, abbandonando l'insegnamento.

Oltre all'attività espositiva - che la vede presente, con mostre personali e collettive, alla Galleria del Cavallino di Venezia, alla Galleria Schema di Firenze, ai Musei Comunali di Rimini (ex ospedale), all'Ospedale Psichiatrico di Imola, alla Galleria G7 di Bologna, Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Padiglione di Arte Contemporanea di Milano - si dedica anche allo studio di problematiche legate alla ricerca artistica e produce alcune significative pubblicazioni.