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DENNIS OPPENHEIM

Dennis Oppenheim, tra i massimi esponenti della Land Art, della Body Art e della Performance Art, nasce nel 1938 a Electric City (Washington). Frequenta prima il California College of Art and Crafts in Oakland, e successivamente, dopo gli studi presso la Stanford University, si trasferisce a New York dove stringe contatti con gli ambienti artistici più avanzati.

Dal 1967, anno in cui realizza il suo primo Earthwork (buco nel terreno), fino ai primi anni Settanta esegue una serie d'interventi sul paesaggio naturale senza alterarlo permanentemente, ma con un evidente carattere di transitorietà. I materiali impiegati nei suoi interventi sono naturali quindi si degradano nel tempo e restituiscono i luoghi così come erano allo stato originario, senza lasciare alcun segno. Di ogni intervento l'unica traccia che rimane è la documentazione fotografica e cinematografica.

Successivamente, tra la fine degli anni Sessanta e Settanta, sposta il suo interesse dalle vaste superfici dei territori a quelle del corpo umano, utilizzando il suo stesso corpo come materiale da sottoporre a ferite o scottature solari, ma anche come "luogo" di indagine di alcuni processi biologici. Approda così alla Body Art.

Negli anni Ottanta realizza enormi installazioni che rappresentano oggetti immaginari e distorti, macchine dotate di luci e di suoni. In quest'ultimo periodo è impegnato a realizzare installazioni per spazi pubblici.

Ha esposto in alcune prestigiose sedi private e istituzionali fra le quali: Musée des Beaux-Arts d'Arras; Irish Museum of Modern Art di Dublino; Ludwig Forum fur Internationale Kunst, Aachen; Corcoran Gallery of Art di Washington; Pilkington SIV di Marghera, Venezia: Rijksmusuem Kroller-Muller di Otterlo, Olanda; Fundacao Palau de la Virreina, Barcellona; Porin Taidesmuseio di Pori, Finlandia; The Institute for Contemporary Art, Long Island City, New York; San Francisco Museum of Modern Art; Documenta 6, Kassel; Biennale di Venezia; Tate Gallery di Londra.