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PETER HUTCHINSON

Nasce in Inghilterra nel 1930, dove trascorre la giovinezza, ma si laurea presso l'Università dell'Illinois. Verso la metà degli anni Sessanta espone a New York i suoi primi lavori: delle strane tele geometriche. Alla fine del decennio presenta delle performances che si allineano agli intenti di altri artisti di ridefinire il modo di fare arte; sulla scia dei connazionali Richard Long ed Hamish Fulton, anche la ricerca fotografica di Hutchinson sposta la tradizionale rappresentazione del paesaggio dalla tela allo spazio reale.

L'artista inglese è riconosciuto come uno dei primi fautori dell'arte concettuale in fotografia: i materiali e i modi utilizzati nel suo intervento sul paesaggio sono così effimeri che la fotografia diventa per noi documento fondamentale. Come nel caso del suo lavoro del 1970 sul vulcano Paricutin, in Messico, dove distribuisce quasi 200 chili di pane lungo il bordo fumante del cratere; o nel 1971 quando tornerà sul Paricutin, ma questa volta per sistemare delle mele in un enorme triangolo sulla lava ai piedi del vulcano.

Tra la fine degli anni Sessanta e Settanta Smithson, Dennis Oppenheim, Douglas Huebler, Vito Acconci e molti altri utilizzano la fotografia come immagine documentaristica, ma se nelle loro istantanee dominano i grigi e il contrasto di bianco e nero, Hutchinson usa spesso il colore e nei lavori più recenti la luce e il colore sono più intensi che mai, come in International Boogie-Woogie.

L'artista ha esposto per esposizioni collettive e individuali in America e in Europa: alla Frederieke Taylor Gallery di New York, la Torch Gallery di Amsterdam, la Mayor Gallery di Londra, la Staatliche Kunsthalle di Baden-Beden, la Galerie Bugdahn und Kaiser di Dusseldorf.