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HAMISH FULTON

Nasce a Londra nel 1946, dove frequenta la St Martin's School of Art (1966-68) e il Royal College of Art (1968-69). Verso la fine degli anni Sessanta, Fulton compie diversi viaggi in America (nel South Dakota, nel Montana - 1969) ed è qui che accresce il suo interesse per la fotografia, mezzo artistico attraverso il quale riesce a presentare il paesaggio come scultura; questo tipo di ricerca, avvicina il suo lavoro a quello di altri artisti, come Richard Long e Gilbert & George.

Come Richard Long, Fulton non lascia tracce visibili del suo passaggio o interventi nel paesaggio attraverso il quale compie il viaggio. Le fotografie e i testi che le accompagnano non servono a documentare o a registrare ciò che l'artista ha visto durante il suo viaggio: le immagini evocano il paesaggio e le parole che le accompagnano a volte danno solo informazioni oggettive, come il luogo, il tempo, la distanza percorsa, altre volte si riferiscono allo stato mentale dell'artista.

Per lui fare arte non significa produrre oggetti concreti, ma corrisponde a un determinato modo di vedere la vita: così, le sue fotografie sono la testimonianza della sua protesta contro una società che, intervenendo sull'ambiente naturale e alterandolo, è ormai completamente alienata dal mondo della natura.

Tra le sedi espositive che hanno ospitato i suoi lavori ricordiamo: la Galerie Konrad Fischer di Dusseldorf, lo Stedelijk van Abbemuseum, Eindhoven, la National Gallery of Canada, Ottawa, la Kanransha Gallery di Tokyo, Danese Gallery di New York e la Tate Britain di Londra.