Paolo Gioli (Sarzano, Rovigo, 1942). Dal 1960 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 1967 è a New York dove entra in contatto con i galleristi Leo Castelli e Martha Jackson. Dal 1970 frequenta la Cooperativa Cinema Indipendente di Roma e presenta i suoi primi film che sviluppa e stampa in proprio su ispirazione del cinema dei fratelli Lumière.
Realizza le prime opere fotografiche con la tecnica del foro stenopeico, ma troverà nel polaroid un mezzo duttile con cui portare avanti la sua ricerca, adoperando anche supporti diversi dalla pellicola, come la carta e la tela.
Dagli anni ottanta riceve i primi riconoscimenti con una personale all’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, 1981; al Centre Pompidou di Parigi, 1983; a Les Rencontres d’Arles, 1987.
Numerose le mostre internazionali: Palazzo delle Esposizioni di Roma, 1996; Galérie Michèle Chomette di Parigi, 1986, 1990 e 2001; Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo e Fotografia Europea a Reggio Emilia, 2008.
Ha partecipato alle principali rassegne di cinema sperimentale nei festival di New York, Toronto e Hong Kong e nel 2015 è tra gli artisti selezionati per il Padiglione Italia della Biennale Arte di Venezia. Vive e lavora a Lendinara.