Questa pianura
È la pianura del fiume Po. È il paesaggio che conosco da sempre i cui cambiamenti si sono intrecciati, come conseguenza e come causa, al forte sviluppo economico del dopoguerra.
In questo progetto si intersecano e procedono su due livelli due serie di fotografie.
Una di immagini in bianco e nero e di grande formato riprendono alberi e case coloniche ormai disabitate e spesso in rovina. La seconda di fotografie a colori, più piccole, di situazioni transitorie e legate alla variabilità atmosferica e al ciclo annuale.
Gli alberi e le case, con la loro distribuzione nello spazio non casuale, hanno perso la loro funzione originaria agricola, economica e sociale che avevano fino a trenta, anche quaranta anni fa. Le percepisco ora come le parole rimaste di un discorso frammentario di cui non è più possibile cogliere il senso complessivo. La dissoluzione e la rovina sono evidenti, ma gli alberi ora privati di vincoli funzionali, crescono nello spazio secondo il loro piano biologico naturale e originario.
A queste immagini totemiche degli alberi e delle case sono accostate quelle a colori, più piccole, di rive, erbe, coltivazioni, uccelli e fiori selvatici dove la percezione della pianura è piuttosto legata ad una percezione sensoriale, vitale, disordinata, atmosferica e legata al ciclo annuale.
Il progetto di Paola De Pietri fa parte di Dalla via Emilia al mondo, a cura di Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini.