Outer space
La serie di lavori dal titolo outer space riguarda gli ultimi sviluppi del volo nello spazio e il modo in cui questi condizioneranno la nostra vita futura sulla Terra e nell’orbita vicina. Siamo oggi alla soglia di una nuova era del volo spaziale preannunciata da un cambiamento paradigmatico nella ricerca e nell’industria aeronautiche, ma soprattutto dal settore emergente dei viaggi turistici nello spazio.
Il ciclo di opere outer space mira a spiegare la dimensione culturale implicita in tali sviluppi tecnologici e a trasporla in un processo di trasformazione artistica.
Un tema centrale di questa serie è l’esperienza personale di Najjar del volo nello spazio. Come uno degli astronauti pionieri della Virgin Galactic di Richard Branson, Michael Najjar si imbarcherà sulla SpaceShipTwo in uno dei suoi voli, programmati a breve, dove sarà il primo artista nello spazio.
Per prepararsi al volo, Najjar sta partecipando a un programma di formazione a più fasi per cosmonauti presso il Gagarin Cosmonaut Training Center (GCTC) nella città di Zvezdny Gorodok, in Russia. Il corso prevede volo in jet nella stratosfera, volo in assenza di gravità, simulazione nella centrifuga, camminate spaziali simulate nell’Hydrolab e simulazioni nella capsula Soyuz, soltanto per citare alcuni tra gli aspetti più importanti.
I video e le fotografie che compongono la serie di lavori ritraggono gli ultimi sviluppi all’avanguardia nella tecnologia spaziale, ma allo stesso tempo illustrano anche gli aspetti delle performance relativi alle unità di formazione di Najjar che lo preparano al viaggio nello spazio.
Il progetto di Michael Najjar fa parte di Dalla via Emilia al mondo, a cura di Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini.