Bettina Lockemann

From the Periphery

 

Nel suo lavoro intitolato From the Periphery, Bettina Lockemann esplora gli effetti dello sviluppo delle periferie tedesche a partire dagli anni trenta e la trasformazione di una città in funzione dell’avanzata dell’automobile utilizzando il caso di Braunschweig. Con una modalità di percezione frammentata, supportata da immagini in formato verticale, che prende le mosse da uno sguardo che si sposta lungo marciapiede di uno spazio pubblico urbano.

Le sue fotografie ci presentano una situazione urbana ormai consolidata in molte città della Repubblica Federale tedesca: le strade sembrano troppo grandi e testimoniano quale precedenza sia stata assegnata al traffico su quattro ruote. I soggetti umani compaiono come ombre indistinte alla guida delle proprie auto. Eccezion fatta per il centro città, le aree urbane concedono ben poco spazio a pedoni e ciclisti. Strutture residenziali che sembrano chiuse, quasi abbandonate, dall’aspetto poco invitante, sono fiancheggiate da garage e veicoli parcheggiati che spesso ostruiscono visuali e marciapiedi.

Una manciata di scatti dall’inquadratura orizzontale dischiude un’ulteriore prospettiva: quella dell’automobilista. D’improvviso lo spettatore si ritrova al centro della strada: la città si staglia nel campo visivo solo marginalmente, a dominare il centro dell’immagine sono soltanto l’asfalto davanti ai nostri e gli altri veicoli.

From the Periphery (2013) è uno sguardo concettuale dello spazio urbano. La sequenza degli scatti ci trascina lungo le grandi arterie viarie della città che ne circondano il centro storico e incanalano il flusso del traffico in entrata e in uscita. From the Periphery guida lo spettatore in un panorama (sub)urbano che, nel corso del dopoguerra, si è impadronito anche di alcune aree del centro cittadino, rendendo il termine “periferia” non solo un mero rimando a una localizzazione di tipo geografico.

 

Il progetto di Bettina Lockemann fa parte di Dalla via Emilia al mondo, a cura di Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini.

Dalla via Emilia al mondo

Il tema di Fotografia Europea 2016 si apre al mondo nella sede di Palazzo da Mosto, grazie alla collettiva Dalla via Emilia al mondo.

Stanza dopo stanza si passa dal reportage di qualità all’atteggiamento più creativo che introduce temi di attualità, dallo sguardo lirico a quello più coinvolto. Si affronta l’aspetto drammatico dei confini, quelli segnati e quelli meno visibili ma altrettanto marcati. Qui si fanno più forti i temi sociali, politici, umani, raccontati prevalentemente da autori stranieri: Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber.

BIO

Bettina Lockemann (Berlino, Germania, 1971) è un’artista ed esperta di teoria della fotografia. Dopo gli studi in Media Art e fotografia a Lipsia, ha completato il proprio dottorato in Storia dell’arte presso la Stuttgart State Academy of Art and Design. Si è poi dedicata all’insegnamento in diverse scuole d’arte e, dal 2010 al 2015, è stata titolare della cattedra di Fotografia (teoria e pratica) presso la Braunschweig University of Art in Germania.
Le sue mostre di maggior rilievo includono: Positions, Attitudes, Actions, Biennale Internazionale di Fotografia di Rotterdam, Paesi Bassi, 2000; Trade. Commodities, Communication, and Consciousness in World Trade Today, Fotomuseum Winterthur, Svizzera/Nederlands Foto Instituut, Rotterdam, Paesi Passi, 2001-2002; Contact Zones, Württembergischer Kunstverein Stuttgart, 2010; From the Periphery, galleria della Braunschweig University of Art, 2013. Ha pubblicato diversi libri fotografici e saggi sulla fotografia. Tra le sue pubblicazioni più recenti figurano: État d’Urgence, Lipsia: Spector, 2016; From the Periphery, Salisburgo: edizioni FOTOHOF, 2013; “Beyond the Decisive Moment: Temporality in Paul Graham’s ‘A Shimmer of Possibility’”, in: Brianne Cohen/Alexander Streitberger (a cura di): «Image [&] Narrative», Vol. 16, N. 3 (2015), 17-30.

EVENTI COLLEGATI

8 maggio ore 10.30, Teatro Cavallerizza

Dalla via Emilia al Mondo

Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini dialogano con gli artisti Ziad Antar, Maanantai Collective, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber

 

18 giugno ore 17, Chiostri di San Pietro

Bettina Lockemann dialoga con Walter Guadagnini

A seguire, ore 18.30, visita guidata alle mostre di Palazzo da Mosto

Sede

Palazzo da Mosto
via Mari, 7
42121 Reggio Emilia

1
 

Orari

giornate inaugurali
6 maggio › 19-23
7 e 8 maggio › 10-23
dal 9 maggio al 10 luglio da venerdì a domenica
venerdì › 18-23
sabato › 10-23
domenica e festivi › 10-20

Categoria
Palazzo da Mosto