Che linguaggio usare per raccontare un luogo? Questa è la domanda centrale nel progetto di Claudia Losi.
Come percepiamo i luoghi significa anche come costruiamo pensieri: le riflessioni sottese ed evocate dalle opere in mostra partono dal tema dell’immaginario individuale e collettivo; percepiamo, immagazziniamo esperienze per poi “rimetterle al mondo” in differenti e soggettive costellazioni.
Quella di Losi è una peculiare cronaca di viaggio che si trasforma in coscienza del viaggio. Prende avvio da un reale “attraversamento” delle isole di S.ta Kilda nel 2012 per poi spostarsi nel terreno della mente, approdando alla costruzione di nuove mappe.
Esperienze di relazioni fisiche con un territorio, di emozioni, di sensazioni, si trasformano in tracce mnemoniche, generatrici di nuove visioni, di artefatti che l’artista produce dopo un periodo di sedimentazione.
Progetto dedicato alla memoria, ai suoi meccanismi di funzionamento nella trasformazione dell’esperienza reale in cui viaggio e paesaggio sono capaci di innescare percorsi dagli esiti talvolta imprevedibili quanto inaspettati per la stessa artista. Ma, al contempo, progetto focalizzato sul futuro, sull’idea di andare oltre nell’affrontare nuove mete che da luoghi reali divengono luoghi della mente.
La mostra – un itinerario in cui fotografie, sculture, oggetti, disegni e tessuti ci conducono in un “arcipelago di pensieri” – è organicamente connessa a un libro omonimo che raccoglie contributi di ambiti diversi, dall’arte alla geografia, dalla semiotica alla psicologia.
Claudia Losi (Piacenza, 1971)
Dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna e la laurea in Letteratura e Lingue straniere all’Università di Bologna, partecipa a numerose esposizioni in Italia e all’estero.
Tra le più recenti: MAGASIN, Grenoble e Royal Academy, Londra, 2010; MAXXI, Roma, 2010 e 2012; Via Farini-DOCVA, Milano, 2011; La Maréchalerie_énsa V, Versailles; Studio Orta Les Moulins, Boissy-le-Châtel; MAMbo, Bologna, 2013; Livorno In Contemporanea e Tenuta dello Scompiglio, Vorno-Lucca, 2015. Vive per alcuni anni all’estero (Francia e Scozia) e viene invitata in residenza allo Studio Orta Les Moulins, Boissy-le-Châtel; al JCVA in Israele e all’Art Omi International di Ghent, New York.
Dal 1998 ha preso parte a numerosi progetti basati sulla partecipazione e la relazione. Natura e scienza sono le sue fonti di ispirazione, così come gli aspetti storici e antropologici dell’ambiente. Interessata a diverse discipline (scienze naturali, etnologia, geologia, cartografia, poesia e letteratura), la sua investigazione artistica si focalizza sulle relazioni tra l’umano e la natura, sul viaggio e l’esplorazione come esperienze di conoscenza. Losi lavora con una varietà di media dalle installazioni site-specific alla scultura, al video ai lavori su tessuto e carta.
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66
42124 Reggio Emilia
tel. +39 0522 382484
www.collezionemaramotti.org
8 maggio – 16 ottobre 2016
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
Sabato e domenica 10.30 – 18.30
Chiuso: dall’1 al 25 agosto
Sabato 7 maggio ore 17
La terra immaginata
Claudia Losi in conversazione con
Matteo Meschiari
Ingresso libero su prenotazione:
tel. 0522 382484
info@collezionemaramotti.org