Riccardo Schwamenthal, E lo chiamano Jazz…
Un progetto incentrato sulla musica jazz – genere che affonda le proprie radici nel blues e legato immediato con i ritmi scanditi dalla terra e dal lavoro.
Al centro dell’esposizione sta la narrazione per immagini del periodo in cui il Jazz sbarcava in modo massiccio in Italia, quando i grandi nomi internazionali, accolti come star, riempivano i club milanesi mentre parallelamente cresceva e si affermava una generazione di straordinari musicisti nostrani che dal Jazz sconfinava al cinema e alla canzone melodica. Cuore della mostra sono le immagini di Riccardo Schwamenthal, uno dei testimoni principali di questo periodo, attorno alle quali si innesta un percorso narrativo e di approfondimento fatto di video e documentari realizzati ad hoc, infografiche e percorsi sonori, realizzati con la consulenza di Rocco Pandiani, tesi a rendere quanto più possibile fruibile il racconto di una dimensione artistica che per definizione è sempre stata considerata elitaria e distante dal linguaggio popolare.
Una sezione documentaria approfondisce inoltre le origini e il diffondersi della cultura jazz a Reggio Emilia a partire dal dopoguerra, attraverso immagini e testimonianze in gran parte inedite.