Batia Suter, Underwood
Nata in Svizzera nel 1967, vive ad Amsterdam. Batia Suter ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Zurigo e Arnehm (NL) e si è formata anche presso la Werkplaats Typografie.
Suter realizza enormi scatti fotografici risultato della manipolazione digitale dell’immagine per installazioni site specific. Il suo lavoro si concentra particolarmente sulla sequenza delle immagini e sul collage utilizzando spesso fotografie “ritrovate”.
Nel 2007 ha pubblicato il voluminoso testo Parallel Encyclopedia (Roma Publication), contenente una composizione di immagini prese da libri da lei collezionati nel corso degli anni. Il suo secondo libro Surface Series (Roma Publication), pubblicato nel 2011, consiste nel montaggio evocativo di immagini precedenti che esplorano le diverse risonanze date da paesaggi geologici e dalle loro superfici visibili.
I temi sottotraccia del lavoro di Batia Suter sono la “trasformazione in icona” e la “immunogeniticità” delle immagini e le circostanze attraverso le quali queste assumono un nuovo significato nel montaggio. Il suo lavoro colloca vecchie immagini all’interno di nuovi contesti in modo intuitivo al fine di suscitare reazioni di sorpresa e mostrare inaspettate possibilità. Attraverso questo metodo unito ad una attenta sensibilità volta a celare armonie ed artifici espressivi, Suter riesce così a dar vita a spazi onirici nei quali le immagini possono esprimersi attraverso una loro propria logica, in un intenso campo di metamorfosi immaginative.
Le opere di Batia Suter qui esposte fanno parte della mostra collettiva No Man Nature.