Bologna
Arca, tabulario, scrigno. Ma anche buca e cimitero. Nel corso dei secoli i luoghi che conservano la documentazione archivistica sono stati indicati con diversi nomi e tutti suggeriscono l’idea di un luogo chiuso e inaccessibile. Ma forse la parola che rende meglio l’idea dell’archivio è “labirinto”: un luogo impervio, misterioso, carico di fascino e ricco di sorprese.
Queste immagini fanno parte di un reportage realizzato all’interno dell’Archivio di Stato di Bologna.
> Dopo la laurea in Lettere classiche e un master in Comunicazione istituzionale, ho lavorato alcuni anni in una piccola casa editrice e oggi mi occupo della comunicazione per l’Archivio di Stato di Bologna.
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