Speciale Diciottoventicinque, PER TERRA
A cura di Alessandro Bartoli, Fabio Boni, Fabrizio Cicconi, Laura Sassi
Speciale diciottoventicinque è un progetto fotografico rivolto ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni.
Oltre ottanta i ragazzi che compongono il gruppo coordinato e diretto da quattro fotografi professionisti: Alessandro Bartoli, Fabio Boni, Fabrizio Cicconi, Laura Sassi.
Quest’anno i quattro tutor hanno scelto diversi territori d’indagine, quattro differenti approcci e tematiche interdisciplinari potentemente complementari tra loro: La terra e le storie, La terra e l’uomo, La terra e il cibo, La terra e la terra.
Come in una committenza pubblica, ogni gruppo ha simulato un possibile itinerario d’indagine per il suo progetto che si intreccia con quello degli altri.
Quattro percorsi di un unico viaggio legato al concept di Fotografia Europea 2015: Effetto Terra.
La terra e le storie
Un giardino, un parco, un orto, un’aiuola, un cortile, non luoghi eccezionali, ma territori da esplorare nel tempo e nelle stagioni, luoghi in cui si sviluppano micro-storie con protagonisti tratti dalla propria vita quotidiana, un amico, un familiare, un vicino, un animale. Le narrazioni visive si intrecciano con reperti: terra, sabbia, fili d’erba, frammenti d’intonaco, emblemi collezionati della nostra cultura e delle nostre radici da esporre insieme alle foto.
La terra e l’uomo
Dove sono nato? Da dove vengo? Da quanto tempo abito qui? Dove ho lasciato la mie radici? È questa la mia terra? Un lavoro sulle persone e sulle loro origini, sulla nostra città e sui suoi abitanti, nuovi e vecchi, per creare una mappa di volti, persone e famiglie attraverso i loro ritratti. Come didascalie, testimonianze e frasi delle persone ritratte ci restituiranno il valore imprescindibile della memoria.
La terra e il cibo
Lo sfruttamento del suolo per una maggiore produzione agricola va a discapito dell’essenza del nutrimento. Le radici del grano non vanno più in profondità, non attingono al vero nutrimento della terra. Si nutrono dei concimi chimici dati dall’uomo che inaridiscono e impoveriscono sempre di più il terreno. Scatti che restituiscono effetti positivi e negativi di quello che mangiamo, di ortaggi biologici o prodotti in modo industriale.
La terra e la terra
La terra non si arrende, ci invia dei segnali, forma dei segni, piccoli paesaggi spontanei là dove noi abbiamo tentato di legarla, asfaltarla, piegarla.
Una ricerca intesa come attenzione ai segni, come scoperta delle forme, là dove la terra crea. Una documentazione fotografica, uno studio sui colori e le luci che enfatizzano linee e forme come espressione di naturale bellezza.
Affianca l’esposizione dei chiostri di San Pietro un’ulteriore allestimento del progetto all’interno della Galleria I Petali. Grandi photowall ricopriranno le quattro colonne della galleria del centro commerciale creando un effetto di grande impatto tra colore e bianco e nero. I Petali intende così sostenere e valorizzare Fotografia Europea, e in particolar modo avvicinare il mondo dei giovani alla fotografia e alle tematiche trattate dall’iniziativa.