Torino
Le cose possono parlarci come le persone. Sono occhi nascosti che ci guardano, voci sottili che ci parlano. Soltanto la luce da est a ovest anima la loro impercepita presenza. Sono lì da quando? e per quanto ancora? Il trascorrere del tempo esattamente come scava le rughe in un volto, così sgretola muri e trasforma la materia. Giorno dopo giorno si aggiungono segni, macchie, crepe e queste superfici diventano come “mappe del tempo”. Queste esistenze irrilevanti sono i miei piccoli infiniti.
> Laureata in Giurisprudenza a Torino, frequentavo i corsi d’incisione e nudo all’Accademia Albertina delle Belle arti e mi formavo come autodidatta nella fotografia. Oltre alla pittura alla video-arte e all’installazione, mi esprimo con la fotografia, mezzo che da sempre sento come naturale e immediato. I miei lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive da metà degli anni ’90.
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