dal 15.05 al 15.06
Il progetto si propone di esplorare il subconscio di un nomadismo contemporaneo dove il soggetto, in un perpetuo sradicamento geografico ed affettivo, crea una memoria liquida e senza punti di riferimento, continuando a costruire e distruggere “capsules de temps” a lui familiari. In un discorso di alienazione disturbante nei confronti delle radici (Unheimlich freudiano), l’individuo-autore confonde il mondo e se stesso, e il “buon ritorno” è in nessun luogo.
via Brigata Reggio 30
Reggio Emilia