Sabine Weiss

Una vita da fotografa

a cura di Virginie Chardin
prodotta da Atelier Sabine Weiss e da Photo Elysée con il supporto di Les Rencontres de la photographie d’Arles e Jeu de Paume
con il patrocinio del Consolato generale di Svizzera a Milano

 

 

Luce, gesto, sguardo, movimento, silenzio, tensione, riposo, rigore, distensione. Vorrei includere tutto in questo istante perché sia espresso con il minimo dei mezzi l’essenziale dell’essere umano
Sabine Weiss

 

Sabine Weiss (1924-2021) è una delle principali rappresentanti della corrente del dopoguerra che in Francia viene abitualmente definita “la fotografia umanista” e di cui fanno parte fotografi come Robert Doisneau, Willy Ronis o Edouard Boubat.
Reportage, illustrazione, moda, pubblicità, ritratto d’artista, lavoro personale: Sabine Weiss ha approcciato tutti gli ambiti della fotografia come una sfida, un pretesto d’incontro e di viaggio, un modo di vivere e di espressione di sé. Questa retrospettiva a cui l’autrice ha dato il proprio contributo fino al suo ultimo respiro, testimonia la passione di una vita e mette in luce le dominanti di un’opera in empatia costante con l’essere umano.
L’artista, attraverso stampe originali, documenti d’archivio e estratti di film, delinea il ritratto di una fotografia ispirata da un’insaziabile curiosità per l’altro, sia in Francia, dove si stabilisce nel 1946, come in quasi tutti i paesi europei (tra cui Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Germania, Austria, Inghilterra, Danimarca, Malta, Ungheria), negli Stati Uniti e in Asia, dove continua a viaggiare fino al termine della sua vita.

 

Ascolta le parole della curatrice Virginie Chardin

Nata a Saint-Gingolph in Svizzera nel 1924, Sabine Weber decide di diventare fotografa professionista all’età di diciotto anni.
Dopo un apprendistato di tre anni a Ginevra, si stabilisce a Parigi nel 1946 e lavora come assistente di Willy Maywald, fotografo di moda e ritrattista mondano.

 

Contestualmente al suo matrimonio con il pittore americano Hugh Weiss nel 1950, si propone come fotografa freelance e si fa rapidamente notare per le sue fotografie di strada, che le consentono di entrare nell’agenzia Rapho a fianco di Robert Doisneau e di Willy Ronis nel 1953. Da quel momento lavora intensamente per la stampa illustrata internazionale e viaggia in tutti i paesi europei.

 

Il suo lavoro viene celebrato da numerose mostre personali a New York e a Chicago all’inizio degli anni Cinquanta, e tre delle sue immagini prendono parte alla celebre mostra The Family of Man nel 1955.

 

Nel 1964, la nascita della figlia Marion la porta a ridurre i suoi reportage e a concentrarsi su pubblicità e moda, ma dalla fine degli anni Settanta riprende un lavoro personale in bianco e nero e intraprende numerosi viaggi in Europa Centrale, Medio Oriente e Asia.

 

Negli ultimi dieci anni la sua fama è aumentata in modo straordinario e nel 2020 ha ricevuto il premio Women in Motion Kering e Rencontres d’Arles per la sua carriera.

29/04 SABATO

H 12

Chiostri Di San Pietro | Laboratorio Aperto

INCONTRA L’ARTISTA

SABINE WEISS. UNA VITA DA FOTOGRAFA

CON VIRGINIE CHARDIN, LAURE DELLOYE-AUGUSTINS, MERION WEISS

A seguire proiezione di SABINE WEISS, ONE CENTURY OF PHOTOGRAPHY (57’) fr sub ita

Sede

Chiostri di San Pietro
via Emilia Sa Pietro, 44/c
Reggio Emilia

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orari

28 aprile 2023 - 11 giugno 2023
giornate inaugurali
28 aprile › 19-23
29 aprile › 10-23
30 aprile › 10-23
1 maggio › 10-20


dal 3 maggio all'11 giugno
mercoledì, giovedì › 10-13/15-19
venerdì, sabato, domenica e festivi › 10-20

Categoria
Chiostri di San Pietro