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CIONE CARPI

Nasce a Milano nel 1923 in una famiglia di artisti, il padre Aldo sarā per lui contemporaneamente un importante punto di riferimento e un modello da cui rendersi indipendente. Agli inizi degli anni Cinquanta infatti si trasferisce a Parigi, dove si registra il suo esordio di pittore legato alla figurazione. La sua prima mostra č organizzata a Milano nel 1953: si tratta di opere di grande formato che presentano soggetti inquietanti, ma che non vogliono essere associate ad una corrente artistica precisa. Carpi, infatti, non vuole essere etichettato come appartenente ad un gruppo.

In realtā, č legato ad un ambiente culturale milanese, quello del Teatro dei Gobbi, che lui segue in tournče accompagnando gli spettacoli al pianoforte, di sera, e disegnando durante il giorno. Oltre ad essere pittore, infatti, č anche musicista, attore, mimo, cineasta e scrittore.

Verso la fine degli anni Cinquanta si trasferisce ad Haiti e poi in Canada, dove nel 1959 inizia ad occuparsi di cinema sperimentale. All'inizio degli anni Sessanta le sue ricerche si focalizzano su un'astrazione basata su calcoli e intuizioni matematiche.

E' alla fine degli anni Sessanta, quando la pittura č ferma su posizioni sterili, che comincia a utilizzare la fotografia come mezzo di rappresentazione e come strumento che va studiato a fondo per essere padroneggiato perfettamente. Come accade nei suoi film, anche nelle fotografie l'interprete č Cioni stesso, che si serve degli insegnamenti appresi negli anni Cinquanta al Piccolo Teatro di Jacques Lecoq. I concetti che stanno alla base dei suoi lavori sono quelli della trasfigurazione e mutazione che significano sempre metamorfosi.

Dopo questo decennio durante il quale si dedica alla fotografia, torna all'arte figurativa in cui forte č la presenza di elementi fantastici, ma l'abbandonerā definitivamente nel 1990 e da allora č scrittore, saggista e trattatista.