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FRANCESCO CLEMENTE

Nasce a Napoli nel 1952, dove trascorre l'infanzia e l'adolescenza a stretto contatto con le immagini della pittura seicentesca. A Roma, dove frequenta la facoltà di Architettura a Roma, dove conosce Cy Twombly e Alighiero Boetti, che daranno una forte impronta ai suoi esordi artistici. E' ancora giovanissimo quando inizia a dipingere come autodidatta, intanto si dedica alla scrittura e alla pubblicazione di poesie. In questi anni utilizza per le sue ricerche la fotografia.

La sua prima personale, del 1971, si tiene alla Galleria di Valle Giulia di Roma successivamente si reca in India, dove aprirà più tardi uno studio nella città di Madras. Alla fine degli anni Settanta, si fa promotore, insieme ad altri artisti (Chucchi, Chia, De Maria e Paladino), di un nuovo movimento artistico italiano, che si ripropone di rielaborare il passato con un linguaggio figurativo-espressionista, la Transavanguardia, teorizzato da Achille Bonito Oliva. Con gli artisti della Transavanguardia, Clemente partecipa ad un'esposizione a Colonia.

Si afferma al pubblico nel 1980 alla Biennale di Venezia, dove ottiene un considerevole successo, in un momento in cui gli artisti si muovono per rispondere al dominio dell'arte concettuale nel panorama internazionale.

Oltre alle usuali tecniche pittoriche, Clemente ha sperimentato l'affresco e l'incisione, realizzando anche sculture, miniature - come quelle dipinte in collaborazione con gli artisti indiani di Madras -, mosaici, acqueforti e fotografie di architetture, conservando sempre un linguaggio personale che si rifà ai caratteri del primitivismo e del linearismo, con riferimento a Schiele e all'arte orientale.

Nel 1981 si trasferisce a New York, dove attualmente vive e lavora e dove ha collaborato tra gli altri con Jean-Michel Basquiat e Andy Warhol. Nel corso degli anni ha esposto numerose volte il suo lavoro all'interno di mostre personali e collettive.