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CHRISTIAN BOLTANSKI

Christian Boltanski è nato a Parigi nel 1944. La sua carriera inizia quando, nel 1958, lascia la scuola e si dedica da autodidatta alla pittura e al disegno. Dal 1960 lavora con gli elementi effimeri dell'esistenza umana : dalle fotografie per i necrologi alle biscottiere di latta arrugginite. Nel suo lavoro si osserva la combinazione di elementi reali e immaginari che fanno parte, o che hanno fatto parte, dell'esistenza sua e di altre persone, ma che in qualche modo si sono confuse nel ricordo e nella memoria. Questo aspetto sarà centrale anche nella produzione successiva.

Negli anni Settanta Boltanski realizza assemblaggi di fotografie di carattere documentario strappate dal contesto originario . Per la creazione degli oggetti utilizza argilla e materiali inconsueti, come lo zucchero e le garze da medicazione. E' in questo periodo che la fotografia diventa il suo mezzo preferito per indagare le forme del ricordo e della memoria. Dopo il 1976, l'artista prende a fotografare parti della natura che ripropone in composizioni di nature morte con semplici oggetti quotidiani, rappresentando così la condizione estetica della civiltà contemporanea con modi stereotipati della tradizione pittorica.

Nelle opere degli anni Ottanta Boltanski smette di utilizzare oggetti smarriti e realizza, invece, composizioni teatrali con marionette di cartone, parti di materiali diversi, filo e sughero, dipinti. Questo procedimento ha portato alle installazioni cinetiche, nelle quali una luce intensa si focalizza su silhouettes in movimento, come ad esempio in The Shadow (1984). Questo processo caratterizzerà i lavori successivi: installazioni realizzate con un'ampia varietà di materiali, in cui la luce gioca un ruolo di grande importanza.

In Boltanski i veri protagonisti sono gli oggetti, che servono come muta testimonianza dell'esistenza umana, a volte come evocazione della sofferenza e dei ricordi che spesso sono persi nella memoria o nel mondo.

Boltanski ha esposto in sedi internazionali, in Europa e in America.

Attualmente vive a Malakoff, nella periferia di Parigi.