ritorna alla homepage   visita il sito del Comune di Reggio Emilia
contatti | mappa del sito | ufficio stampa | link | accoglienza | credits | english
home > al limite > archeologia e architettura > Claudio Costa
clicca per cambiare la dimensione del carattere clicca per cambiare la dimensione del carattere clicca per cambiare la dimensione del carattere
codice HTML 4.01 Transitional validato dal consorzio W3C
foglio di stile CSS validato dal consorzio W3C

CLAUDIO COSTA

Nasce a Tirana nel 1942 e muore prematuramente a Genova nel 1995. Artista controverso, fa parte di quell'ambito definito arte antropologica, ed è stato il teorizzatore del concetto di work in regress. Questa ricerca inizia nel 1970 con la serie Craneologie e con Evoluzione-Involuzione, dove dai calchi delle proprie membra compie un percorso indietro nel tempo, fino all'origine dell'uomo e della sua identità, giungendo fino all'Australopiteco.

Due sono gli elementi che caratterizzano la sua opera: un approccio scientifico all'indagine e una ricerca che, a differenza di quella paleontologica, che studia l'evoluzione delle origini ad oggi, procede al contrario dai nostri giorni alla preistoria. Il significato di questo lavoro sta nell'idea di Costa che l'uomo contemporaneo tende a dimenticare il suo passato e a perdere le sue radici, perché destinato ad evolversi, a trasformarsi, pensando che quello che il futuro possa portare sono solo miglioramenti.

Tra gli anni Settanta e gli Ottanta, l'artista costruisce nell'entroterra ligure, a Monteghirfo il Museo di Antropologia Attiva, operando in maniera opposta a quella di Duchamp, che con il ready made collocava oggetti di uso quotidiano nel museo facendogli assumere lo status di opere d'arte. Costa, invece, costruisce il museo attorno all'oggetto, nel luogo in cui è stato rinvenuto o concepito.

Numerose le esposizioni collettive e personali in sedi italiane ed estere: Produzenten Galerie, Berlino, Galerie Klang, Colonia, Museo Vostell, Malpartida di Cáceres, Galleria Unimedia, Genova, Galleria Cavellini - Cilena, Milano, Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti di Brera, Biennale di Venezia, Kunsthalle, Colonia, Documenta 6 e 8, Kassel.