ROBERT SMITHSON Nasce nel New Jersey nel 1938. A partire dalla metà degli anni Sessanta è una figura chiave nell'incontro tra arte concettuale, Minimalismo e Land Art; è considerato tra i più rivoluzionari artisti americani del XX° secolo, la sua pratica d'artista e i suoi numerosi saggi hanno segnato profondamente il corso dell'arte e della cultura contemporanee. Parte del suo lavoro muove una critica sia alla pratica corrente del fare arte sia all'ampliamento dei suoi limiti. La sua ricerca è legata al territorio, al concetto di manufatto artistico, alla protesta contro il degrado del pianeta e alla ripresa di quella armonia con cui le grandi civiltà del passato hanno dato testimonianza della loro cultura. In questa ottica si inquadra la sua più grande opera, la "Spiral Jetty", un'immensa spirale di terra realizzata nell'affascinante paesaggio del Great Salt Lake nello Utah. L'ultima sua opera la "Amarillo Ramp" nel Texas gli costò la vita: morì, infatti, fotografandola da un aereo che entrò in avaria. Ha esposto, tra le altre sedi, alla Kunsthalle di Berna, all'Institut of Contemporary Arts di Londra, a Documenta a Kassel; retrospettive del suo lavoro sono state organizzate al Musee d'Art Moderne de la Ville de Paris e la Centro Julio Gonzales di Valencia. |