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URS LÜTHI

Nato a Lucerna nel 1947, vive tra Monaco e Kassel. Dal 1994 insegna al Kunsthochschule di Kassel. Individuabile essenzialmente come un artista della Body Art, parte, però, da una pittura di carattere espressionista-astratto. Dal 1969 si avvale anche della fotografia come complemento indispensabile alle sue azioni, per tornare poi a partire dagli anni Ottanta alla pittura a cui giunge tramite gli schizzi preparatori abbozzati per i suoi studi fotografici. Da questo momento esplora le possibilità della pittura, del grafismo, della litografia e della tempera adattandole alla sua coerente linea, basata sul confronto di immagini e di stralci di immagini in correlazione diretta con la sua vita, come già era stato in fotografia.

Le prime esposizioni dell'artista svizzero sono costituite da dipinti di sapore astratto che obbediscono ad una segnaletica semplice. La sua vera biografia di artista comincia solo nel 1970 quando Jean-Christophe Ammann, organizza la mostra Processi di pensieri visualizzati al Museo d'Arte di Lucerna.

Le performances di Lüthi, che trovano spesso il loro compimento nelle fotografie che ne derivano e che sono parte imprescindibile dell'azione, consistono il più delle volte in autopresentazioni isolate, in autoritratti dunque, in cui l'artista si presenta quasi sempre solo ed in pose per lo più statiche. Talvolta tuttavia realizza lenti e misteriosi rituali: si veste, lancia fiori, accarezza le persone. Nelle sue performance statiche l'artista è rappresentato in pose in cui finge un'attitudine pensosa, drammatica, vogliosa, leziosa, così nelle fotografie è ritratto in situazioni ambigue o equivoche, ad esempio in una stanza da letto, in un ambiente squallido, in un paesaggio, in cui tende sempre a sottolineare un'atmosfera perturbante.

Urs Lüthi elabora un codice nel quale l'immagine rimanda ad altre immagini, offrendo alla lettura solo la sottile trama di un'associazione puramente soggettiva, l'espressione non deve essere univoca.