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EDWARD RUSCHA Nato nel 1937 in Nebraska, dopo aver frequentato la scuola di Oklahoma City, nel 1956 si sposta a Los Angeles, dove tutt'oggi vive, e qui inizia a realizzare dei collage simili a quelli di Jasper Johns e Robert Rauschenberg, ma che presto saranno caratterizzati dall'isolamento e dalla ricomposizione di singole parole e immagini. La sua ricerca č volta ad indagare la relazione tra parole e immagini, ma spesso anche tra le parole stesse, sia nei suoi quadri che nei disegni. Il suo lavoro viene accostato a quello degli artisti della Pop Art per i soggetti che sceglie, soggetti reali, presi dal mondo commerciale, e per le tecniche utilizzate. Come altri pittori Pop, anche Ruscha tra la fine degli anni Sessanta e Settanta impiega materiali non convenzionali: polvere da sparo, prodotti alimentari, sangue e medicine, come il Pepto-Bismol. Come altri artisti Pop, Ruscha utilizza diversi strumenti nella sua produzione pittorica: oltre alla pittura e al disegno, anche la fotografia i libri e i video. Gli č stato riconosciuto fin da subito un ruolo centrale nell'ambito dell'arte concettuale, che ha contribuito a sviluppare nel linguaggio della fotografia, facendo sempre trasparire dalle sue immagini una sottile ironia. La sua attivitā di fotografo, a cui si dedica soprattutto tra il 1963 e il 1972, si concretizza nella pubblicazione di diversi libri, come Twentysix Gasoline Stations (1962), Some Los Angeles Apartments (1965) e Thirtyfour Parking Lots in Los Angeles (1967). Una retrospettiva itinerante č stata organizzata dal San Francisco Museum of Modern Art (1982-83); tra gli eventi e le mostre a cui partecipa ricordiamo Documenta 5, 6, 7 e IX, a Kassel, e la personale all'Hirshorn Museum and Sculture Garden di Washington, quella al Museum of Modern Art di Oxford. |
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