Potosi, Bolivia. Nel cuore della terra, effetto inferno. Le miniere del Cerro Rico (monte ricco) si trovano sopra i 4000 metri di altitudine. Qui, dalla metà del 1500, piccoli uomini ricurvi e neri di polvere, lavorano in condizioni terribili, a temperature soffocanti, con misure di sicurezza pressoché inesistenti. L’argento è finito, ma si cerca ancora, insieme a stagno e altri minerali. I rischi sono altissimi, soprattutto crolli e silicosi, e l’aspettativa di vita si aggira sui 40 anni.
Gisella nasce a Torino nel 1971, e da allora non si è più fermata.Nella vita si occupa di minori a rischio e utilizza la fotografia come strumento per raccontare storie, ordinarie e straordinarie. Ha effettuato numerosi reportage sociali in sud America, Albania, Saharawi, Palestina, Cuba, Africa, paesi dell’est Europa con un occhio attento all’umanità, ai problemi e alle piccole gioie del quotidiano.
Carignano, To
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