Kent Klich

Black Friday

 

1° AGOSTO 2014 E I GIORNI SUCCESSIVI

In un giorno, il primo di agosto 2014, l’IDF (Forze di difesa israeliane) ha ucciso oltre 130 persone tra uomini, donne e bambini, in gran parte civili, lungo le strade di Rafah, a Gaza. Alle sette di quella mattina, il cielo si è fatto tranquillo quando è iniziata la tregua di 72 ore. Il cessate il fuoco, però, non è durato a lungo:

 

Secondo il blog dell’IDF: 010814 “Sospettiamo che Hamas abbia sequestrato il sottotenente Hadar Goldin, un agente delle Forze di difesa israeliane, durante il conflitto a fuoco e lo abbia trascinato in un tunnel. L’IDF sta attualmente conducendo vaste ricerche per localizzare il militare rapito. Durante lo scontro, due soldati dell’IDF sono caduti sotto i colpi di Hamas“.

 

Dopo il rapimento, le Forze di difesa israeliane hanno eseguito in toto la “procedura Hannibal“, un protocollo che prevede l’uso massiccio della forza nel tentativo di salvare un soldato catturato, persino a rischio della sua vita. Per tutta la giornata, gli abitanti di Rafah sono stati attaccati con oltre 2000 bombe, missili e granate. Durante l’attacco, sono stati così uccisi molti civili a causa del fuoco pesante imposto dall’IDF per contrastare il rapimento. Nell’esecuzione della “procedura Hannibal”, purtroppo non c’è stato il tempo per avvisarli.

 

Il conflitto del 2014 tra Israele e Gaza, noto anche come Operazione Confine protettivo, è stato un’offensiva militare che si è protratta per 50 giorni e che è stata lanciata da Israele nella Striscia di Gaza l’8 luglio; tale offensiva ha ucciso oltre 2.000 abitanti di Gaza, tra cui 1.500 civili, provocando un esodo di massa e la distruzione di beni e servizi vitali. Israele ha mantenuto il blocco aereo, marino e terrestre di Gaza, imponendo pene collettive sui suoi 1,8 milioni circa di abitanti e alimentando così la crisi umanitaria.

Questa è stata la terza offensiva militare dall’Operazione Piombo fuso (2008-2009) e dall’Operazione Pilastro di difesa (2012).

 

Black Friday è un progetto realizzato in collaborazione con Amnesty International e Forensic Architecture.

 

Il progetto di Kent Klich fa parte di Dalla via Emilia al mondo, a cura di Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini.

Dalla via Emilia al mondo

Il tema di Fotografia Europea 2016 si apre al mondo nella sede di Palazzo da Mosto, grazie alla collettiva Dalla via Emilia al mondo.

Stanza dopo stanza si passa dal reportage di qualità all’atteggiamento più creativo che introduce temi di attualità, dallo sguardo lirico a quello più coinvolto. Si affronta l’aspetto drammatico dei confini, quelli segnati e quelli meno visibili ma altrettanto marcati. Qui si fanno più forti i temi sociali, politici, umani, raccontati prevalentemente da autori stranieri: Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber.

BIO

Kent Klich (Svezia, 1952) ha studiato psicologia all’Università di Göteborg, Svezia, e fotografia all’International Center of Photography (ICP), a New York, Stati Uniti. Attraverso una serie di libri, Gaza Photo Album del 2009, Killing Time, 2013 e Black Friday, 2015, prodotti nel corso di oltre un decennio, Klich esplora le condizioni degli abitanti di Gaza, una società sotto costante assedio.

Nella prefazione a Killing Time, Judith Butler, filosofa, scrive:

“Se arriviamo a capire cosa significa vivere con l’imminente, certa, eppure imprevedibile distruzione della vita quotidiana di qualcuno, allora forse abbiamo iniziato a comprendere le modalità spaziali e temporali con le quali il terrore viene gestito a Gaza”.

Oltre ai testi su Gaza, Klich ha realizzato altri sei libri. La trilogia su Beth, prostituta e tossicodipendente di Copenhagen, Danimarca, comprende The Book of Beth, 1988, Picture Imperfect, 2007 e Where I Am Now, 2012. Ci sono poi Out of Sight, 2008, in cui vengono ritratti i senzatetto, sempre ambientato in Danimarca e El Niño, Children of the Streets, Mexico City, 1999 e, infine, The Children of Ceausescu, 2001, incentrato sulla drammatica epidemia di HIV diffusa tra i bambini in Romania alla fine degli anni ’80 e negli anni ’90.

EVENTI COLLEGATI

7 maggio ore 11, Palazzo Da Mosto

ASK THE ARTIST: Dalla via Emilia al mondo con Ziad Antar, Maanantai Collective, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber.

Gli artisti saranno disponibili per rispondere alle domande del pubblico

 

7 maggio ore 18, Teatro Cavallerizza

Black Friday 

Kent Klich, Fathi K. Y. Al Gherbawi, Eyal Weizman dialogano con Diane Dufour

 

8 maggio ore 10.30, Teatro Cavallerizza

Dalla via Emilia al Mondo

Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini dialogano con gli artisti Ziad Antar, Maanantai Collective, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber

Sede

Palazzo da Mosto
via Mari, 7
42121 Reggio Emilia

1
 

Orari

giornate inaugurali
6 maggio › 19-23
7 e 8 maggio › 10-23
dal 9 maggio al 10 luglio da venerdì a domenica
venerdì › 18-23
sabato › 10-23
domenica e festivi › 10-20

Categoria
Palazzo da Mosto