FE 2015

Un progetto del Comune di Reggio nell'Emilia
 
Comune di Reggio Emilia – Città delle persone

  • Lecture, 2012  Probe #17 © Batia Suter
    Lecture, 2012 Probe #17 © Batia Suter
  • Untiteld, 2011, Espai Cultural Obra Social Caja Madrid, Barcelona © Batia Suter
    Untiteld, 2011, Espai Cultural Obra Social Caja Madrid, Barcelona © Batia Suter
  • Shelter Series, wall version #1, 2012, Les Prairies, Biennal for Contemporary Art, Rennes © Batia Suter
    Shelter Series, wall version #1, 2012, Les Prairies, Biennal for Contemporary Art, Rennes © Batia Suter

Batia Suter, Underwood

 

Nata in Svizzera nel 1967, vive ad Amsterdam. Batia Suter ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Zurigo e Arnehm (NL) e si è formata anche presso la Werkplaats Typografie.

Suter realizza enormi scatti fotografici risultato della manipolazione digitale dell’immagine per installazioni site specific. Il suo lavoro si concentra particolarmente sulla sequenza delle immagini e sul collage utilizzando spesso fotografie “ritrovate”.

Nel 2007 ha pubblicato il voluminoso testo Parallel Encyclopedia (Roma Publication), contenente una composizione di immagini prese da libri da lei collezionati nel corso degli anni. Il suo secondo libro Surface Series (Roma Publication), pubblicato nel 2011, consiste nel montaggio evocativo di immagini precedenti che esplorano le diverse risonanze date da paesaggi geologici e dalle loro superfici visibili.

I temi sottotraccia del lavoro di Batia Suter sono la “trasformazione in icona” e la “immunogeniticità” delle immagini e le circostanze attraverso le quali queste assumono un nuovo significato nel montaggio. Il suo lavoro colloca vecchie immagini all’interno di nuovi contesti in modo intuitivo al fine di suscitare reazioni di sorpresa e mostrare inaspettate possibilità. Attraverso questo metodo unito ad una attenta sensibilità volta a celare armonie ed artifici espressivi, Suter riesce così a dar vita a spazi onirici nei quali le immagini possono esprimersi attraverso una loro propria logica, in un intenso campo di metamorfosi immaginative.

 

Le opere di Batia Suter qui esposte fanno parte della mostra collettiva No Man Nature.

NO MAN NATURE

Mostra a cura di Elio Grazioli e Walter Guadagnini
Opere di Darren Almond, Enrico Bedolo, Ricardo Cases, Pierluigi Fresia, Stephen Gill, Dominique Gonzalez-Foerster e Ange LecciaMishka Henner, Amedeo Martegani, Richard Mosse, Thomas Ruff, Batia Suter, Carlo Valsecchi, Helmut Völter

 

Il taglio scelto per la mostra No Man Nature solleva i temi della natura senza uomo e dell’uomo senza natura sottoponendo euristicamente la riflessione dai suoi due margini estremi. Questi margini non indicano più soltanto l’inesplorato, l’ignoto, l’invisibile, l’inimmaginabile, ma la possibilità stessa dell’esistenza di un mondo senza più uomo e, d’altra parte, dell’invenzione da parte dell’uomo di un mondo che non rimanda più alla natura. Queste possibilità, a loro volta, possono essere percepite come pericoli, quello ecologico della distruzione della natura e dell’autodistruzione della specie umana o quello dell’euforia della “tecnica” che ha come contraltare la solitudine dell’essere umano di fronte al mondo. E ancora: a volte desideriamo di vivere in una natura incontaminata e deserta, sogno di un ricominciamento impossibile, mentre al tempo stesso stiamo costruendo un mondo completamente modellato sul virtuale e sull’immaginario, con una natura altrettanto virtuale e immaginaria.

 

Infine, d’altro canto, perché le cose siano o vadano così c’è sempre un motivo, quindi la riflessione sui casi limite interroga anche sul punto in cui siamo. La mostra vuole proporre tali questioni per immagini, attraverso esempi che mettano il pubblico nella condizione di interrogarsi sulla sua posizione nei loro confronti.

 

L’idea generale è sempre quella di usare la fotografia non come documento e rappresentazione, bensì di sfruttare le sue possibilità interrogative e suggestive. Le questioni poste sul rapporto uomo/natura diventano allora metafora anche della funzione e del ruolo della fotografia.

EVENTI COLLEGATI

Sabato 16 maggio_ore 11.00_Teatro Cavallerizza

CONFERENZE

No Man Nature: Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini dialogano con gli artisti Enrico Bedolo, Pierluigi Fresia, Mishka Henner, Carlo Valsecchi, Helmut Volter

A seguire booksigning

Sede

Palazzo da Mosto
via Mari, 7
42121 Reggio Emilia

7

Orari

• nelle giornate inaugurali
15/05 › 19-24
16/05 › 10-24
17/05 › 10-24
• dal 22 maggio al 26 luglio da venerdì a domenica
venerdì › 16-23
sabato › 10-23
domenica e festivi › 10-20

mappa

Categoria
Palazzo da Mosto