Il programma di sabato 6 maggio

Conferenze – Teatro cavallerizza

Gli incontri dedicati alle grandi mostre

  • ore 11.30 – 2017. Altri paesi

I curatori Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini incontrano gli autori delle tre produzioni originali del festival: Tommaso Bonaventura, Aleix Plademunt, Moira Ricci (in mostra ai chiostri di San Domenico).

  • ore 16 – From Photographic Garbage to a New Visual Encyclopaedia

Joan Fontcuberta insieme all’artista Joachim Schmid sull’allestimento curato dal fotografo catalano ai Chiostri di San Pietro.

 

PRESENTAZIONI LIBRI – Chiostri di San Pietro

  • ore 11

The History of European Photography 1970-2000 con gli autori Gigliola Foschi e Vaclav Macek

  • ore 17

L’immagine condivisa. La fotografia digitale (Ed. Contrasto) con l’autore André Gunthert e Michele Smargiassi

 

Visite guidate

Tante le occasioni per visitare le mostre insieme agli artisti.

  • ore 10 – Palazzo Magnani: Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità con i curatori Laura Gasparini e Alberto Ferraboschi
  • ore 11 – Galleria Parmeggiani: The modern spirit is vivisective con Francesca Catastini
  • ore 11 – Biblioteca Panizzi: Foto – graphia. Tra immagine e memoria. Percorso didattico attraverso le collezioni fotografiche della Biblioteca Panizzi con le curatrici Renza Grossi, Giulia Lambertini e Monica Leoni
  • ore 12 – Galleria Parmeggiani: Ritratti di giovani uomini e giovani donne con l’autore Simone Schiesari e la curatrice Roberta Valtorta
  • ore 14 – Palazzo Da Mosto: Archivi del futuro con Daniel Blaufuks, Alessandro Calabrese, Kurt Caviezel, Edmund Clark e Crofton Black, Agnès Geoffray, Teresa Giannico
  • ore 15 – Chiostri di San Pietro: Dall’archivio al mondo. L’atelier di Gianni Berengo Gardin con Gianni Berengo Gardin e la curatrice Alessandra Mauro
  • 0re 16 -Museo di Storia della Psichiatria: presentazione della mostra Satelliti con Christian Fogarolli. A seguire visita al museo
  • ore 17 – via secchi 11: Double Slit Experiment con Marjolein Blom
  • ore 18 – Chiostri di San Pietro: Up to Now. Fabrica Photography con Enrico Bossan
  • ore 18 – via Secchi 11: Hello Grandpa! Visual reaction to the Grandpa´s pragmatic questions about the world con Eva Pacàlova
  • ore 19 – via Secchi 11: Inner Manual Distortion con Kukka-Maria Rosenlund

 

 

SPETTACOLI

 

A CAUSA DELLE AVVERSE CONDIZIONI METEO PREVISTE, LO SPETTACOLO SI SPOSTA AL TEATRO CAVALLERIZZA,  ore 21 (ingresso libero, limitato ai posti disponibili)

1967 – 2017. Echoes from the Summer of Love

Alessio Bertallot, Mark Baldwin Harris, Roberto Dell’Era – ’60 songs remodel
Dj set Marco Rigamonti: psychedelic rock, beat, hard boogie, sunshine pop
Guest – Tess Park: voice&guitar
Open dj Wally – music and cinema tracks
Visual: Ombrablu

 

A cinquant’anni dalla Summer Love che nel 1967 cambiò faccia al mondo e in concomitanza con la mostra Community Era allo spazio Gerra, ecco una serata che riprende la magia dei Sixties calandola nei modi e nei tempi dell’oggi. L’evento “1967-2017. Echoes from the Summer of Love” ri-modella canzoni e sonorità epocali grazie alla capacità di Alessio Bertallot, Mark Baldwin Harris e Roberto Dell’Era (bassista degli Afterhours) di attraversare i generi e le influenze di decenni di pop music. Bertallot, cantante di classe, è un autentico pioniere della scena italiana per la contaminazione elettronica, l’uso delle nuove tecnologie, l’interazione con gli ambiti artistici più diversi. Harris, tastierista, arrangiatore e produttore statunitense trapiantato in Italia da quarant’anni, ha collaborato con i più grandi della scena italiana (su tutti Fabrizio De Andrè, Pino Daniele, Renato Zero) e internazionale.

Ospite speciale dell’evento la canadese Tess Park, nuova icona del rock alternativo e “maledetto” lanciata dal mentore degli OAsis Alan Mcgee, titolare di un album realizzato nel 2016 insieme ad Anton Newcombe, la mente dietro ai The Brian Jonestown Massacre. La sua musica raccoglie il testimone del lato selvaggio dell’età d’oro del rock’n’roll.

Alle 24 ci si sposta alla Polveriera per l’aftershow con Dumbo Gets Mad, duo di culto dello psych-pop internazionale, nato a Reggio Emilia e consacratosi a Los Angeles con album come “Elephants at the door”, “Quantum Leap” e “Thank you Neil”. Sognanti, colorati ed esotici sono la band ideale per concludere questo omaggio alla creatività psichedelica.

 

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