Storie da copertina #4: le foto censurate

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La censura scandalizza, la censura intriga, a volte fa sorridere ma ci dice anche qualcosa della società in cui viviamo. La storia della musica rock è piena di episodi, alcuni famosissimi, di copertine incappate in qualche forma di restrizione che ha cercato di limitare la diffusione di un’immagine.

Corpi nudi, tabù, scene considerate violente, blasfeme o semplici questioni di copyright. Nelle gallery a seguire abbiamo raccolto alcuni casi di fotografie che sono state poi modificate o sostituite per permettere al disco di essere distribuito nei negozi.

Le abbiamo suddivise in base alla motivazione che ha scatenato la censura, con una sezione dedicata alle modifiche subite da alcune copertine nei paesi del Medio Oriente. E se pensate che questi problemi siano un ricordo del passato, date un’occhiata alla gallery Nuovo millennio.

 

Corpi nudi e altri tabù

Quando si dice censura si pensa all’intervento di istituzioni vecchie e incapaci di interpretare la realtà. O si immagina l’artista alle prese con le visioni conservatrici dell’etichetta discografica. In realtà le forze che provocano l’oscuramento di certe immagini sono soprattutto altre. E non sempre gli artisti hanno sostenuto le scelte più provocatorie di creativi e fotografi. Lo scandalo è negli occhi di chi guarda, si potrebbe dire. O di chi gestisce una catena distributiva.

Violenza, blasfemia e ratti

Anche se meno frequentemente dei nudi, violenza e blasfemia si sono ritagliate il loro spazio tra le cause che hanno portato alla censura. Senza dimenticare i ratti.

Privacy e copyright

Non tutti sono felici che una propria foto sia utilizzata per la copertina di un album. Qualcuno però lo diventa dopo un indennizzo economico. Occhio anche a come scrivete “U2”.

Medio Oriente

Il blog Capotei, ripreso anche da Repubblica, ha pubblicato alcune versioni delle copertine di album usciti in Occidente e adattati, grazie a Photoshop, alla sensibilità di alcuni paesi del Medio Oriente. Madonna, Lady Gaga, Kylie Minogue, Katy Perry: gli interventi riguardano per lo più corpi femminili, ma guardate cosa è successo al bambino di Nevermind.

Nuovo millennio

Nel nuovo millennio accadono le stesse cose del vecchio millennio. E quello che Liam Gallagher ritiene inoffensivo spaventa ancora qualcuno.

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