Laboratori sulla via Emilia

Guido Guidi

C’è tempo fino al 17 marzo per iscriversi ai laboratori organizzati da Linea di Confine in collaborazione con il Comune di Rubiera, nell’ambito di Fotografia Europea 2016.
I tre workshop avranno come tema la via Emilia  e saranno tenuti da Guido Guidi, Sabrina Ragucci e Marco Signorini.
Ogni partecipante concepirà un proprio progetto, in piena libertà d’espressione, concordato e visionato con il docente.
I lavori realizzati saranno esposti all’Ospitale a partire dal 7 maggio.

Guido Guidi / Per strada

Laboratorio sulla strada maestra e sulle strade secondarie

Nel corso del laboratorio si affronteranno i temi cari all’autore nella sua ricerca sui bordi, i margini e gli oggetti, senza escludere le persone che si possono incontrare in un determinato percorso attraverso il paesaggio, seguendo una o più direttrici. Particolare attenzione sarà rivolta alle problematiche linguistiche inerenti all’uso del mezzo analogico e/o digitale.

Guido Guidi, 1941. Vive e lavora a Cesena e Venezia. Ha studiato architettura allo IUAV di Venezia e in seguito Disegno industriale seguendo i corsi di Bruno Zevi, Carlo Scarpa, Luigi Veronesi e Italo Zannier.
Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero in importanti istituzioni e musei come il Fotomuseum Winterthur, il Guggenheim e il Whitney Museum di New York, il Centre Pompidou di Parigi, alla Biennale di Venezia. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo Varianti (& Art, Udine, 1995); SS9 (IUAV/Linea di Confine, Rubiera, 2000); In Between Cities (Electa, Milano/Linea di Confine, Rubiera, 2003); VOL. 1 (Electa, Milan, 2006); A New Map of Italy (Loosestrife Editions, Washington, 2011); Carlo Scarpa’s Tomba Brion (Hatje Cantz, Ostfildern, 2011); Veramente (MACK, London, 2013); Guardando a Est (Linea di Confine/Koenig Books, Rubiera/London, 2015).

Sabrina Ragucci / Contemporaneamente immagini e parole

Laboratorio su fotografia e letteratura.

Sono tante e significative le collaborazioni tra fotografi e scrittori. Il movimento artistico
internazionale degli anni Settanta della “narrative art” combinava fotografia e testo, registrando frammenti di vita quotidiana realmente accaduti o solo immaginati. Ma la letteratura ha sempre esercitato una forza d’attrazione, è una forma secondaria di esistenza, il lettore è accompagnato in un mondo che, pur non sapendo come si sia costituito, si sente che è lì: il luogo narrato diventa visibile. Durante il corso l’impegno sarà quello di cercare un equilibrio tra immagine e testo; per raggiungere questa finalità, le analisi e le connessioni con la letteratura consentiranno la formazione di un approccio tematico per la lettura o la creazione di un progetto.

Sabrina Ragucci lavora con fotografia e scrittura. Tra le mostre più recenti, I racconti del Pilastro (Bologna, 2016); 30 novembre, Festival Internazionale di Fotografia, (Roma 2015); Scarti, Università di Venezia, Villa Brandolini (Venezia e Pieve di Soligo, 2015); Condominio Oltremare, Villa Mussolini (Riccione, 2014); Condominio Oltremare, Biennale di Architettura (Venezia, 2014); Un, orlo, un punto, un bordo, L’Ospitale (Rubiera, 2013) e Ospedale di Correggio, (Correggio, 2013); Sabrina Ragucci/Giorgio Falco, The Collared Dove Sound, 2012, Micamera, Milano; Italian East Co(a)st, 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia (2011). Nel 2012, con Giorgio Falco, ha pubblicato The Collared
Dove Sound e nel 2014 Condominio Oltremare. Scrive per “il Manifesto”, “alfabeta2”, “Doppiozero”, “Le parole e le cose”.

Marco Signorini / Sguardi, grafemi, codici

Laboratorio realizzato con l’impiego di software per l’elaborazione digitale delle immagini.

Il laboratorio partirà da alcune riflessioni sul linguaggio fotografico per indicare diverse modalità progettuali in ambito sia analogico che digitale. In seguito saranno prodotte fotografie lungo la Via Emilia, tenendo presente come il territorio non sia una realtà sempre visibile, in quanto costituita da intrecci di luoghi, relazioni e connessioni. Il territorio dunque come rivelazione e segno, aperto alle varie possibilità di osservazione e di rappresentazione di un medium che ha avuto uno sviluppo tecnologico impensabile solo alcuni anni fa. Ai partecipanti sarà richiesto l’utilizzo della macchina fotografica analogica e/o fotocamera digitale, del computer e/o tablet, dello smartphone e dello scanner.

Marco Signorini, 1962. Vive a Firenze, è docente di Fotografia all’Accademia di Brera e Carrara. Fra i suoi lavori e progetti: Passaggi (1996) per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Idea di Metropoli (2002) e Ricordami per sempre (2011) per il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo; Mother Way (2001) e Luoghi della cura (2005) per Linea di Confine di Rubiera. Fra le sue mostre personali e collettive: Trans Emilia (2005) al Fotomuseum di Winterthur e al SK Stiftung Kultur di Colonia; 1_Hearth (2009) a Fotografia Europea a Reggio Emilia, EarthHeart (2012) al Centre d’Art Nei Liicht, Dudelange in Lussemburgo. Ha pubblicato Echo (Damiani, Bologna, 2007) e EarthHeart (Damiani, Bologna, 2011). Dal 2013 Anagram è il suo nuovo progetto presentato di recente in una personale alla galleria Metronom di Modena.

INFO
Iscrizioni entro il 17 Marzo 2016.
Minimo 6, massimo 12 partecipanti.
Date incontri: 19-20 Marzo; 2-3 Aprile; 16 Aprile 2016

Quota di partecipazione:
Guido Guidi / Per strada: 180,00 Euro
Sabrina Ragucci / Contemporaneamente immagini e parole: 140,00 Euro
Marco Signorini / Sguardi, grafemi, codici: 140,00 Euro.

Possibilità di alloggio all’Ospitale.

Per iscrizioni
Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea
L’Ospitale
Via Fontana 2, Rubiera, Reggio Emilia
linconfine@comune.rubiera.re.it
www.lineadiconfine.org

 

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